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I canoni errati della teoria di Einstein: un libro sorprendente da non perdere.
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Il fisico Roberto Monti, ora in pensione, rivela in questo libro di solo 48 pagine tutti i canoni errati su cui sono basati vari aspetti delle Teorie della Relatività di Albert Einstein.
Nel libro ci sono i calcoli errati, ma corretti dallo stesso Monti, i riferimenti storici degli occultamenti dei dati e gli esperimenti che sono stati volutamente manipolati e che suffragassero a qualsiasi costo le elaborazioni di Einstein.
L'esperimento di Michelson non ha mai dato valore nullo, mentre Eddington confermò i famosi dati dell'osservazione dell'eclissi solare ripulendoli da tutti quelli che contraddicevano la Relatività.
Michelson finì in una casa di cura per malattie mentali tra il 1881 e il 1887; si affrettò a "rinsavire" quando seppe che la moglie voleva farlo rinchiudere a vita, ma era ormai un bugiardo patologico e un truffatore scientifico.
Finì poi in galera nel 1887 solo per un mese per molestie sessuali alla giovane cameriera della moglie e per questo non poté finire (ripetere) l'esperimento del 1887.
Einstein, invece, non aveva tenuto conto dell'Etere e questa cosa ne invalida la Teoria.
la Relatività Generale (RG) a 4 dimensioni non può contenere il concetto di Etere, perché questo appare solo in una metrica da 5 dimensioni in su. Infatti Theodor Kaluza, quando intorno al 1920 fece la prova ad avventurarsi nella RG a 5 dimensioni ottenne tre campi al prezzo di due: oltre al campo gravitazionale e a quello elettromagnetico gli spuntò fuori un terzo campo che non era vettoriale, ma scalare. Bisogna dire che lui non capì subito la portata della sua scoperta perché volle togliersi subito dalle scatole questo campo "fastidioso" che complicava parecchio le equazioni di Maxwell relativistiche e perciò lo mise uguale ad uno e fu finalmente in pace. Tuttavia abbastanza presto la gente si accorse che mettere uguale ad uno questo oggetto non era affatto corretto per cui a questa cosa misteriosa venne ridato lo status di campo, anche se non ha mai avuto un nome preciso ma ha conservato la definizione generica di "campo scalare", che vuol dire semplicemente che non è un vettore.
Viste le sue proprietà, il nome che questo campo meriterebbe sarebbe proprio quello di ETERE e molto probabilmente le incongruenze che vengono fatte rilevare da quelli come Monti, sarebbero perfettamente spiegabili proprio e solo dalla RG ma con uno spazio-tempo di almeno 5 o più dimensioni invece di 4.
Il libro finisce così: "Ma il danno più grave è costituito dal fatto che il dominio della relatività ha impedito alla maggioranza della Comunità Scientifica di studiare le proprietà fisiche dell'Etere, considerato come una sorgente di energia disponibile per l'umanità. La macchina ad Etere di Tesla (1931) è stata ignorata da Case Automobilistiche, Compagnie Petrolifere e di Energia, non interessate ad una energia libera, disponibile liberamente a tutti e gratis".
Un libro complesso consigliato agli addetti ai lavori.
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