L'ambra: nome ed origini

L'ambra, il cui nome deriva dalla parola araba Ambar (ossia una sostanza cerosa prodotta dallo stomaco del capodoglio) e dalla parola greca Elektron (Hλεκτρον) è una resina fossile. 

Poiché l'ambra presenta la proprietà di elettrizzarsi per strofinio, l'elettricità ha preso il nome dal termine greco che la indica.

Essa è originata dalla secrezione di piante ad alto fusto appartenenti a specie, oggi estinte, caratterizzate dalla capacità di produrne in grande quantità come le conifere, ma anche da diverse piante con fiore situate in foreste di aree paleo-geografiche con un paleo-clima tropicale e subtropicale.

Queste foreste, presumibilmente in età terziaria (circa 70 milioni di anni fa), furono sommerse ed imprigionate da imponenti movimenti tellurici, motivo per il quale la resina di tali piante fu sottoposta ad un lunghissimo processo di fossilizzazione che l’ha trasformata nell'Ambra che noi oggi conosciamo.

L’ambra si trova spesso in blocchi che posso arrivare a pesare diversi kg (anche più di 10) al cui interno si trovano bollicine d’aria e sottili spaccature, frammenti o interi organismi di foglie e insetti caduti e rimasti intrappolati nella resina vischiosa, che hanno subito una sorta di mummificazione, grazie ad alcuni agenti chimici che ne impediscono la decomposizione e il proliferare di batteri.

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