
In questo articolo vi descriverò di un po’ di notizie importanti su un materiale unico al mondo proveniente dalla Repubblica di Carelia in Russia.
Questo articolo, è il caso di dirlo, ti darà speranza per il possibile raggiungimento di un buon livello di armonia.
Il nostro Gruppo è sempre attento alle novità, siano essere culturali che di prodotti fisici, che possono dare un contributo al benessere di persone e al miglioramento degli ambienti e ciò che leggerete in questa pagina è il miglior accoppiamento possibile: il primo libro italiano sulla shungite e una sorpresa: la nostr azienda è il più grande rivenditore al mondo di prodotti di Shungite, mentre questo è il libro:

che trovi a questo LINK
Questo articolo è dedicato al più miracoloso minerale che, credo, esista sulla terra: la Pietra di Shungite e per parlarne è anche giusto rendere onore alla terra d’origine di questa Pietra, la regione di Shunga a nord-ovest della Repubblica Autonoma russa di Carelia.
Il territorio della Carelia (più estesa della repubblica stessa e sconfina parzialmente in Finlandia, nazione con cui la repubblica politicamente confina) è un posto la cui incredibile bellezza è percepibile anche vedendone semplicemente le foto.
Eppure si tratta di un’area lavorativa molto attiva con varie industrie tra cui quelle chimiche, della carta e i mobilifici, logica conseguenza dell’avere ricche foreste che ricoprono il 70% di quel territorio. Nonostante ciò la Carelia è percepibile come un’area da sogno e pare che tale purezza sia anche merito della pietra di Shungite che ne occupa parte del sottosuolo e che possiede caratteristiche uniche, ben presentate in questo libro.
Chi già mi conosce sa che bazzico nel campo delle energie vitali e questa Pietra arriva proprio ad hoc per spiegare qualcosa di più a riguardo.
La storia ci ha lasciato molte traccie della ricerca che l’uomo ha sempre fatto sulla possibilità di imbrigliare e usare le energie vitali, ma le due cose che, probabilmente, più di tutte si sono avvicinate alla meta sono l’Alchimia e i Cilindri Egiziani dei faraoni.
L’Alchimia, per i non addetti ai lavori, è sempre stata vista come una leggenda, ma oggi questa scienza è divenuta una sconvolgente realtà: poco più di una decina di anni fa, alcuni scienziati giapponesi hanno scoperto uno stato della materia molto particolare a cui rispondono i metalli dando luogo a fenomeni unici e leggendari: parliamo della condizione M-State o Meta-State ottenibile con specifiche operazioni chimico-fisiche che tendono a rompere la struttura del reticolo metallico. Un metallo è tale (sensazione tattile, malleabilità, durezza, conduttività termica ed elettrica) perché naturalmente i suoi atomi tendono ad aggregarsi per dar luogo alla condizione naturale del reticolo metallico.
Con i procedimenti alchemici non si fa altro che spaccare questo reticolo, rendendo gli atomi aggregati in una formazione a grappolo (clusters) e ottenendo un’energia in surplus dovuta ai legami liberi. Ma, poiché per il principio di conservazione dell’energia i conti devono tornare, dove va a finire tutta quella forza che era utilizzata per tenere insieme il reticolo ora che è stato rotto?
Questa energia viene “passata” a favore di un incremento di velocità degli elettroni esterni agli atomi (coppia di Coupler) e tale ipervelocità determina un fenomeno incredibile: apre un buco nel Campo Scalare, cioè nella barriera dimensionale tra questa dimensione (Quarta dimensione) e la Quinta dimensione, consentendo un automatico flusso di energia vitale a favore del nostro piano, conosciuta come Prana, Chi, Ki, Elan Vital e altri mille nomi.
In ogni caso, l’Alchimista che si nutre con quei clusters metallici (l’Alchimia è anche detta Arte dei Metalli) riceve energia vitale in quantità tale da poter vivere fino a 1.000 anni e guarire da qualsiasi malattia. Egli è anche in grado di modificare la struttura di altri metalli, riuscendo a trasformare il piombo o il ferro in oro semplicemente fondendo il metallo e buttandoci dentro un grano della Pietra Filosofale avvolto in una protezione di cera per far sì che, a causa dell’elevato calore, la Pietra non svapori prima di arrivare a contatto con il metallo fuso; nel momento in cui la Pietra riesce a toccare il metallo fuso, esso all’istante cambia la sua natura da ferro in oro provocando una vera e propria trasmutazione atomica.
Lascio quindi immaginare che livello di energia possano apportare gli M-State se sono in grado di generare questi livelli di trasmutazioni! Faccio notare che tutte queste informazioni sono contenute nel mio libro LIFE i segreti della ghiandola pineale che è un libro di alchimia scientifica, ormai conosciuto in tutta Italia e in tutti gli ambienti di ricerca.
Il Campo Scalare è un concetto che è stato reso pubblico solo da pochi anni: prima era “proprietà” militare ed era vietato anche il solo pensare a questo termine.
Fisicamente parlando, il Campo Scalare è la barriera tra gli universi di Planck, quindi tra le diverse dimensioni; per quanto riguarda la nostra dimensione, l’interazione tra campi elettromagnetici rotanti e la gravità perfora il Campo Scalare mettendo in contatto le dimensioni e provocando un flusso di energia. Tutti i progetti di Free-Energy si basano sul fatto della perforazione del Campo Scalare in modo da mettere in contatto le energie di potenziali dimensionali diversi; è con questa tecnica che fu fatto sparire l’incrociatore USS Eldridge nel Philadelfia Experiment, proprio grazie ad un generatore di campi elettromagnetici rotanti montato a bordo che, per interazione con la gravità, diede luogo alla sparizione della nave in una nebbia grigio-verdastra, quella stessa nebbia che, l’unico testimone scampato alla “cattura” del Triangolo delle Bermuda, dice di aver visto testimoniando di un vortice di energia che ruotava levogiro e che lo aveva circondato lì in aria nei cieli della Florida. Infatti l’apertura del Campo Scalare è sempre dovuta ad un vortice energetico, lo stesso che da millenni viene usato per raffigurare il Campo Mer-ka-ba, proprio dell’Ascensione dell’individuo elevato nella divina Quinta Dimensione.
Siamo pronti adesso per la seconda incredibile testimonianza storica, quella sui Cilindri egiziani dei Faraoni: per più di due millenni (e fino a qualche anno dopo Cristo), faraoni, re e divinità egiziane sono stati spesso raffigurati con in mano dei misteriosi cilindri, come possiamo vedere in centinaia di statue oppure al Metropolitan Museum di New York, dove sono esposti dal vivo i cilindri appartenuti al Faraone Pepi II (proprio i cilindri che vedi a destra).
Per tanti anni gli addetti ai lavori si sono domandati cosa fossero quei cilindri (Papiri? Manici di barelle? O che altro?), ma solo intorno al 1920 emerse la risposta quando un diplomatico polacco – il conte Stefan Colonna Walewski – in missione nel Caucaso, venne iniziato ad una serie di pratiche yoga da una misteriosa setta zoorastriana. Una di esse, come è possibile leggere nel suo manoscritto (lo trovi QUI) prevedeva che l’adepto stringesse tra le mani il Cilindro del Sole e quello della Luna dei faraoni al fine di ricostruire il suo sistema energetico e nervoso.
A partire da quella rivelazione, iniziarono gli studi per riprodurre questi cilindri e nel decennio 1990-2000 in Russia (guarda caso) sono stati riprodotti i Cilindri dei Faraoni che noi oggi siamo in grado di distribuire in Italia. Come per i processi alchemici, anche la tecnologia di questi Cilindri è in grado di dar luogo ad uno Stargate nel Campo Scalare ed è per questo motivo che la quasi totalità delle persone che li tocca si sente all’istante investita da un mare di energia che emergerebbe sicuramente se potesse essere fotografata (in realtà al mondo non esiste ancora alcuna apparecchiatura in grado di farlo, anche se tecnicamente ho messo a punto un progetto per un apparecchio fotografico). Questa è l’immagine del Faraone Pepi II con in mano i Cilindri:

Faraone Pepi II con in mano i Cilindri
I Cilindri li trovi QUI
I Cilindri si basano sulle capacità piezoelettriche dei cristalli in essi contenuti e sui materiali esterni di cui sono costituiti (rame, che va tenuto nella mano destra e zinco, che va in quella sinistra) che, interagendo con il bio-campo di chi li usa, determinano un maggior afflusso ed assestamento delle energie praniche o vitali.
E veniamo alla Pietra di Shungite di cui si parla in questo libro: la caratteristica base della Shungite è che essa ha intrinsecamente la capacità di riportare in ordine le energie vitali dell’organismo ristabilendo il naturale equilibrio nelle cellule. La shungite fa ciò grazie alla struttura del carbonio di cui è costituita che si aggrega in formazione detta a forma di pallone di calcio o fullerene (come sarà descritto dall’Autore), in onore a Buckminster Fuller, l’architetto che concepì la cupola geodetica o pallone da football. La Shungite, grazie alla sua struttura molecolare, è una sostanza che non altera mai la sua natura vibrazionale.
Hai presente quando entri in una stanza dove c’è stato un evento molto crudele o molto bello? Lì percepirai che è “accaduto” qualcosa di bello o di brutto perché sia i muri, ma acnhe lo spazio, è rimasto intriso della vibrazione dell’evento. Masaru Emoto, lo scienziato dell’acqua, lo ha dimostrato con i suoi esperimenti.
Cosa significa ciò? Che la Shungite, oltre a non modificare mai la sua natura vibrazionale, quando entra in contatto con una natura vibrazionale alterata (malattia, distrurbo ecc.) non solo non si altera, ma entrando in risonanza con la parte energetica ancora “sana” dell’elemento con cui entra in contatto, lo riabilita al meglio delle sue possibilità
Ciò che si deve comprendere è questo: una malattia è come se fosse un nodo su uno spago: prima che ci sia il nodo (la malattia) ci deve essere uno spago senza nodo; la malattia, quindi, DEVE PER FORZA POSARE SU UNO SPAGO SANO e poiché fin quando la cosa esiste vuol dire che, seppur nascosta, la sua natura vibrazionale originaria ci deve essere, quando le si avvicina la Shungite è proprio questa parte sana che, per affinità, risuona con la vibrazione sempre-sana della Shungite e la distorsione viene rimessa in ordine.
Questo è il motivo per cui la Shungite è l’unico materiale al mondo che non emette come gli altri cristalli, non si scarica e non si inquina, ma che genera continuamente un vortice nel Campo Scalare tale da ripulire costantemente se stessa e l’ambiente da energie negative, forme-pensiero o eggregore (o egregore). È infatti risaputo che qualsiasi cristallo, dopo l’uso, deve essere etericamente ripulito, per cui o si lascia riposare, si mette nel freezer (il freddo blocca le vibrazioni) o sotto l’acqua corrente; lo stesso vale per i Cilindri Egiziani che tendono a memorizzare per qualche ora la vibrazione caratteristica di chi li usa.
Oggi è possibile ripulire da ogni memoria disarmonica tutti gli oggetti di terapia energetica ponendoli su una tavoletta di Shungite di 9×12 cm per una ventina di minuti; ciò vale anche per ripulire dalle energie negative il cibo o l’acqua o il vino. È per questo motivo che abbiamo messo a disposizione dei nostri lettori piastre e oggetti in shungite sul nostro sito.
Per concludere, un accenno alla questione habitat.
Da quando l’uomo è sulla terra, che abbia abitato nelle caverne o sulle palafitte, ha sempre perseguito lo scopo di migliorare la qualità della propria vita secondo una formula che potrebbe matematicamente essere espressa come:
armonia + protezione = vivibilità (qualità della vita)
Di fatto egli si è sempre dedicato alla salute e alla cura del proprio habitat, soffermandosi su armonia e protezione ambientale che sono due elementi imprescindibili tra loro, un po’ come nel Tao, poiché uno comprende sempre anche l’altro.
Il Feng-Shui si occupa proprio di ottimizzare questa combinazione di fattori, cioè di mettere al posto giusto le cose giuste, considerando non solo l’estetica visiva, ma anche ciò che non è immediatamente percepibile dai sensi fisici: l’energia.
Per i nostri progenitori era sì necessario cautelarsi dagli attacchi dei leoni, dei lupi e dei dinosauri (così come si vede in qualche graffito) per mezzo di semplici soluzioni meccaniche, ma senza mai trascurare le energie dell’ambiente, armonizzate per mezzo di potenti simboli di geometria sacra o di costruzioni rispondenti alla sezione aurea, fino ad arrivare all’uso personale di strumenti che agissero direttamente sulla persona, proprio come per i potenti Cilindri Egiziani.
L’argomento di questo libro è proprio l’uso e le peculiarità di un minerale – la miracolosa pietra di shungite – in grado, tra l’altro, di proteggere e armonizzare energeticamente l’ambiente e la persona.
Cruccio di tutti gli specialisti energetici sono i nodi di Hartmann e di Curry, pertubazioni energetiche proprie del pianeta Terra; la shungite, così come i gatti, è capace di sciogliere queste negatività geopatologiche e purificare l’ambiente. E’ per questo motivo che insisto che sarebbe bene mettere dei cubi di shungite sotto il letto.
Faccio notare che esistono vari tipi di shungite, a partire da quella meteoritica – che contiene circa il 98% di carbonio – fino ad arrivare a quelle minerali-fossili contenenti basse quantità di carbonio, quindi con quantità di fullereni minore. Resta quindi inteso che tutte le proprietà della shungite descritte in questo libro sono più o meno amplificate in proporzione alla quantità di carbonio e di fullereni contenuti nella pietra.
Credo sia geniale l’intuizione dell’autore circa l’uso delle tre forme base di shungite lavorata: piramide, sfera e cubo.
Il CUBO è adatto alla protezione delle superfici basse, quella che vanno dal pavimento, al letto, alla tavola, ai lettini per terapia e quindi fino ad una altezza di 70-90 cm circa.
La SFERA, invece, con la sua bolla di energia sferica, agisce proteggendoti da tutte le attività perturbanti, per cui porre una sfera di shungite sul tavolo della tua postazione di lavoro o vicino al divano dove c’è la TV è, probabilmente, la cosa migliore che tu possa fare.
La PIRAMIDE per il suo espandersi energeticamente dall’alto verso il basso, trova il suo posizionamento ideale ad un’altezza di un paio di metri, tipo su un armadio o una mensola, in modo tale che possa esercitare la sua attività vivificatrice e di protezione dall’alto verso il basso, come se facesse piovere energia; non per nulla le piramide erano usate al loro interno e nei corridoi sotterranei.
Un’ultima cosa, ma molto importante: vi è la moda di bere l’acqua trattata ed energizzata con la shungite; lo si fa da tempo e questa operazione è stata anche riportata alla ribalta da Vadim Zeland nel suo libro Transurfing vivo.
Mi sento in dovere di risolvere un motivo di confusione e di potenziale pericolo legato a questa pratica: è noto che tutti i tipi di shungite fossile e quindi non cristallina, contengono ossido di alluminio Al2O3 a partire dal 4% della massa fino ad arrivare a percentuali più alte via via che il contenuto di carbonio decresce (nella shungite meno pregiata la percentuale di carbonio è al massimo del 5%). Sono quindi dell’idea che l’acqua trattata con questa pietra contenente alluminio non debba essere bevuta. Infatti sembra che esista una correlazione tra assunzione cronica di alluminio e lo sviluppo di gravi malattie neuro-degenerative, quali Alzheimer, Parkinson, SLA, sclerosi multipla, demenza, perdita della memoria, indebolimento e tremore. Tuttavia la comunità scientifica non ha riconosciuto del tutto la validità di questi studi ed esistono numerose controversie in merito (non vorrei perché diverse preparazioni medicinali contengono alluminio) per cui, ripeto, io mi asterrei dal bere quest’acqua. Credo che Zeland non si riferisse al trattamento dell’acqua con shungite fossile, bensì a quella meteoritica.

La favolosa e rara Shungite Elite o cristallina
Per tale motivo l’Autore di questo libro descriverà le preparazioni dell’acqua di shungite senza però farne invito all’uso alimentare.
Buona lettura.
Arcangelo Miranda
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Per la storia sulla Shungite e lo Zar Pietro il Grande, leggi qui.
Per le forme geometriche della Shungite per l’armonizzazione degli ambienti, leggi qui.