Abbiamo voluto prendere sul serio la questione dell’acqua e, oltre ad avere delle infomazioni sui possibili rischi di un elettro attivatore, ci siamo messi a studiare un sistema sicuro per ottenere Acqua Viva ed Acqua Morta; chiedendo di essere avvertito della disponibilità di questo elettro-attivatore (nel riquadro sopra del acrrello), ti avviseremo circa l’esito delle nostre ricerche.
Nel frattempo vediamo come funziona e cosa fa un elettro-attivatore.
Che cos’è l’Acqua Viva?
E’ acqua privata delle scorie acide e, a seconda dell’acqua di partenza, può essere più o meno alcalina, ma deve sempre avere un ORP (potenziale di ossido riduzione) molto alto, cioé con valori molto negativi, tipo -400mV (significa che maggiore è il valore negativo migliore è l’effetto dell’ORP).
Tutti questi valori sono presenti nell’acqua di sorgente di tipo alcalina, ma quando viene messa in bottiglia (acqua minerale) perde gli ottimali valori di ORP e rimane solo ed inutilmente alcalina.
Il movimento e gli impatti sulle rocce dotano l’acqua di un ottimo ORP negativo.
Ma facciamo un po’ di ordine perché la questione è un po’ ingarbugliata.
Questo libro parla molto dell’acqua alcalina, ne fa un baluardo, ma secondo noi consiglia erroneamente di produrla anche per mezzo di sostanze chimiche alcalinizzanti:

Puoi anche vedere un paio di minuti della conferenza dell’autore giapponese:
Noi crediamo che un’acqua alcalina che non sia anche carica di ottimi ioni negativi non serva a granché: non serve arricchire l’acqua di sostanze alcaline affinche il pH si innalzi.
Se fate una veloce ricerca in rete chiamando “alcalinizzatore portatile” troverete un mare di cilindri del genere che grazie all’aggiunta di sali alcalini (carbonato di calcio, magnesio ecc.) l’acqua diventa alcalina:

In ogni caso un’acqua alcalina non serve a nulla, essa deve possedere una specifica caratteristica elettrica tale da risultare in qualche modo più che benefica rispetto alla sola azione alcalinizzante: deve avere un ORP (potenziale di ossido-riduzione) negativo (può esserlo fino a -900 mVolt, ma va bene anche appena negativo). Assumere un prodotto alcalinizzante senza che abbia un corretto valore di ORP sarebbe come farsi venire i calcoli ai reni, capito”?
SCOPRI L’ACQUA VIVA E L’ACQUA MORTA
Vadim Zeland nel suo libro TRANSURFING VIVO ha parlato dell’elettroattivatore AP-1 russo; anche noi abbiamo trovato un bellissimo elettroattivatore che funziona bene e di molto superiore al modello russo AP-1 consigliato da Vadim Zeland per la sua maneggevolezza, l’ampiezza delle placche, i materiali certificati CE, l’assistenza Italia, il display elettronico, il manuale in italiano ecc. ecc.
Un elettroattivatore è un apparecchio per la preparazione di due frazioni di acqua note come acqua “viva” ed acqua “morta”; si tratta di un apparecchio da casa che funziona per mezzo del processo elettrolitico e che separa le due parti di acqua grazie ad una specifica membrana unidirezionale. In definitiva la corrente elettrica spinge le particelle in due contenitori diversi dell’apparecchio in modo da avere due “tipi” di acqua. Ma ciò che a noi interessa è la ionizzazione…
Le proprietà dell’acqua ionizzata/alcalina sono caratterizzate da due valori: ORP ossia il potenziale di ossido-riduzione e il valore di pH dello ione d’idrogeno. L’ORP è caratterizzato da carica positiva o negativa (mV) dell’acqua ionizzata.
I valori del pH possono variare da 0 a 14. L’acqua che beviamo ha pH neutro, a pH 7 circa. Il pH dell’acqua alcalina va da 7 a 12 e quello dell’acqua acida da 7 a 2.
L’acqua alcalina (catolita) è leggera, senza odore, sa di acqua piovana. I suoi valori ORP sono negativi, il pH fluttua tra 7 e 12 (più alto è il valore, più l’acqua è alcalina).
L’ORP
L’acqua acida definita Morta (anolita) è un’acqua dal sapore fortemente acido con caratteristico odore di cloro. I suoi valori ORP sono positivi, il pH fluttua tra 7 e 2 (più basso è il numero, più l’acqua è acida). Ha anche proprietà battericida. Tuttavia il vero valore aggiunto dell’acqua trattata con un elettroattivatore è la parte alcalina che viene creata e non solo per il fatto che sia tale, ma perché possiede un ORP (potenziale di ossidoriduzione) molto alto (cioè molto negativo
Quindi l’ORP che funzione ha in definitiva? Semplice: essendo una molecola riducente, vuol dire che CEDE elettroni e quindi come tale reagisce ed annulla la fame di elettroni degli agenti ossidanti tipo quello dei radicali liberi e delle tossine (che sono sempre ossidanti, cioé sono sempre alla ricerca di elettroni). Infatti è proprio per il fatto che questi agenti ossidanti mangiando elettroni, provocano danni alle cellule le quali sono i maggiori bersagli che forniscono loro elettroni; quindi sfamando la fame di elettroni degli agenti ossidanti, le cellule vengono danneggiate.
Quindi fornire agenti riducenti, significa annullare la condizione ossidante circolante, significa invertire l’invecchiamento.
Quindi l’acqua è Viva perché ha un ORP negativo, cioè capace di cedere elettroni, cioé di annichilire gli agenti ossidanti che di elettroni sono ghiotti. Guarda caso che un ORP ottimale, cioé altamente negativo (tipo -400 mV) lo si trova nelle soluzioni alcaline. Quindi il vero valore aggiunto dell’acqua alcalina non è solo il fatto che sia tale, ma che debba possedere una specifica caratteristica elettrica riducente (che cede elettroni per sfamare gli agenti ossidanti) tale da risultare in qualche modo più che benefica rispetto alla sola azione alcalinizzante.
Per capirci ripetiamo questo concetto: bere acqua alcalina con ORP non negativo può far venire i calcoli ai reni, ok?
COME LEGGERE IL pH
Le persone credono che se distillano l’acqua ottengono un liquido neutro e puro composto da solo idrogeno ed ossigeno, H2O, con un pH neutro, cioé 7. Questo è vero e non è vero…
Diciamo che al momento che l’acqua gocciola dal distillatore essa possiede davvero un pH7, ma l’acqua distillata è anche un’acqua molto instabile in quanto reattiva.
Infatti, se la facciamo ventilare per qualche minuto, essa assumerà un pH intorno a 6: perché? Molto semplice: la sua alta reattività la porterà a reagire con l’anidride carbonica dell’aria dando luogo ad una reazione del genere:
2 H2O + CO2 –> H2O + H2CO3 (acido carbonico) –> (H30+) (acqua acidificata ione) + (HCO3-) (ione bicarbonato)
Quindi l’acqua distillata prodotta con un distillatore avrà un valore di circa di pH 7 ma, reagendo con l’anidride carbonica dell’aria, raggiungerà un valore di pH leggermente acido in breve: a quel punto avrà perso la sua “pericolosa” reattività.
Per questo motivo l’acqua distillata non va mai bevuta fresca (appena prodotta), ma solo dopo una ventina di minuti in cui che ha avuto il tempo di ventilare, specie se mescolata/areata da una paletta di plastica o legno, pena la distruzione dei tessuti del corpo. Quindi ci sono due precauzioni che vengono alla mente:
- prima che sia stata ventilata, oltre a non berla non aggiungere nessuna pietra o minerale al suo interno per attivare l’acqua, la corroderebbe;
- conservarla in un contenitore di plastica e non di vetro (l’acqua distillata corrode il vetro);
- se conservata in frigorifero, tappare il contenitore di plastica altrimenti, reagendo con gli odori, tenderà ad assumere uno sgradevole sapore di sottofondo.
E così abbiamo risolto un po’ di mistero.
Ora torniamo al nostro Elettroattivatore passando per la procedura di Vadim Zeland nel suo testo TRANSURFING VIVO.
Per tornare alla questione dell’Elettro-attivatore e del pH, dobbiamo tener presente una cosa: che l’acqua che esso produce non è un’acqua distillata, bensì un’acqua divisa nella sua parte acida e nella sua parte alcalina; ciò significa che se impostiamo il nostro Elettro-attivatore per ottenere un pH 8,6 ma nell’acqua di partenza non c’è una “dose” di minerali alcalini tale da poter ottenere un’acqua 8,6 l’acqua che otterremo sarà sempre ACQUA VIVA in quanto innanzitutto è stata privata della sua componente acida nella quale vengono trasportati, grazie al processo elelttrolitico e alla membrana, tutti i minerali acidi quali cloro, fosforo, zolfo ed altri. Infatti è molto fastidioso e potrebbe addirittura stordirvi (non fatelo), annusare il contenitore in cui si rifugia la parte acida a causa della grande quantità di cloro che si trova nell’acqua (chiaramente questo se l’acqua di origine non proviene da un distillatore o da un filtro adsorbente a carboni attivi).
Ecco una parte del libro di Vadim Zeland TRANSURFING VIVO: “L’elettro-attivatore invece è un dispositivo in grado di produrre acqua acida “morta” e acqua alcalina “viva” mediante un processo di elettrolisi. Durante questo processo l’acqua “morta” (anodo), durante il processo di decomposizione delle molecole di acqua, si satura di ossigeno e acquisisce proprietà acide (potenziale positivo). L’acqua “viva”, invece, acquisisce un potenziale elettrico negativo, diventa un debole elettrolita in grado di interagire velocemente con i liquidi presenti nell’organismo (succhi gastrici, sangue, linfa, liquidi intercellulari).
L’acqua “morta” (acida, batterica, pH = 2,5-:4), conservata in contenitori di vetro chiusi, mantiene le sue proprietà per una-due settimane. Può essere utilizzata per uso interno ed esterno. E’ un ottimo disinfettante. La si può usare per il lavaggio della cavità orale, delle fosse nasali, in caso di herpes, affezioni fungine e lesioni di vario tipo. A fini domestici può essere puo’ essere utilizzata per disinfettare le garze, bende e oggetti, per velocizzare la germinazione dei semi.
L’acqua “viva” (alcalina, stimolante naturale, pH = 9-12), conservata in contenitori di vetro chiusi, mantiene le sue proprietà per una settimana. Puo’ essere utilizzata per uso interno ed esterno. E’ un ottimo stimolante, antiossidante, ripristina il sistema immunitario, attivizza i processi biologici dell’organismo, aumenta la pressione sanguigna, migliora l’appetito, favorisce il ricambio, la cicatrizzazione delle ustioni e delle ferite. Ammorbidisce la pelle, previene la formazione delle rughe, migliora l’aspetto dei capelli, elimina la forfora. Viene usata come stimolante per la crescita delle piante.
Con effetti antiparassitari a uso interno l’acqua “viva” e l’acqua “morta” possono essere utilizzate insieme a una distanza di un’ora o un’ora e mezza.”
Ok, tante belle parole ed effettivamente se dalla fontana di casa uscisse acqua ionizzata naturalmente, sarebbe una manna; invece ottenerla con un elettro-attivatore secondo noi è un problema.
IL PROBLEMA (secondo noi)
Come si è compreso tutte queste operazioni vengono eseguite per mezzo dell’elettrolisi cioé un sistema nel quale si usano delle placche immerse nel liquido (l’acqua) a cui si applica un potenziale elettrico. Il problema è qui: in fase di elettrolisi le placche rilasciano metalli che poi vengono bevuti della parte di acqua viva.
Quindi è cero che ci sono tanti benefici grazie all’Acqua Viva, ma il pericolo è il contenuto di metalli rilasciati nell’acqua in conseguenza dell’azione elettrolitica.
metalli sono sostanze essenzialmente pericolose alla salute umana; seppur alcuni metalli sono essenziali per l’equilibrio biologico tipo ferro, cromo, rame e zinco, un loro sovradosaggio può comunque provocare intossicazioni gravissime; ancor peggio sono i metalli definiti “tossici” quali mercurio, cadmio, alluminio, arsenico, piombo che sono causa di gravissime patologie quali autismo, SLA (sclerosi laterale amiotrofica), SM (sclerosi multipla), Alzhaimer, Parkinson e chi più ne ha più ne metta. Ci abbiamo fatto un Convengo su questa cosa: vedi qui.
Queste sono malattie gravi che da tempo si studiano le relazioni con i metalli. Ma un allarme di dimensioni che ora come ora definirei apocalittiche sta per arrivare: le malattie da intossicazione da platinoidi e da nano-particelle.
I platinoidi sono elementi chimici del gruppo del platino: parliamo di platino, palladio e rodio che sono notoriamente sospettati di essere elementi cancerogeni; il problema è che queste sostanze sono regolarmente emesse dai gas di scarico delle marmitte catalitiche, capite il problema? E non è finita qui, purtroppo c’è un problema di nanoparticelle che affronterò tra un attimo.
Un altro elemento molto sospettato è l’iridio. L’università di Camerino afferma:
Il rutenio non ha nessun ruolo biologico e tutti i suoi composti dovrebbero essere considerati altamente tossici e cancerogeni. (Leggi qui)
Ora prendiamo il caso di un elettro-attivatore a caraffa (un modello semi-professionale, molto buono sui 470 euro): la placca nera di questo elettro-attivatore è composto da una miscela di rutenio, iridio ed ossidi di titanio. L’ossido di titanio (TiO2) è un altro elemento che dall’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) è stato dichiarato potenzialmente cancerogeno per l’uomo: leggiamo che è stato dichiarato come potenzialmente cancerogeno e posizionato nella categoria IARC-Gruppo 2B come si può leggere dal Volume 93-2010 pag.275 dell’Agenzia e che puoi scaricare da qui.
Alla pagina appena segnalata il testo ufficiale dice:
6.1 Cancer in humans
There is inadequate evidence in humans for the carcinogenicity of titanium dioxide.
6.2 Cancer in experimental animals
There is sufficient evidence in experimental animals for the carcinogenicity of titanium dioxide.
6.3 Overall evaluation
Titanium dioxide is possibly carcinogenic to humans (Group 2B)
Forse non ci crederete, ma sapete dove trovate il biossido di titanio? DAPPERTUTTO, ma proprio dappertutto!!! Ecco un piccolo elenco:
- Agenti di protezione solare.
- Pasticceria: fa le caramelle più luminose e aggiunge uno strato croccante, ad esempio, la gomma da masticare.
- Cosmetici: utilizzato per illuminare e intensificare il colore del make-up; può trovarsi in ombretto, fard, smalto per unghie, lozioni, rossetto e polvere.
- Dentifricio: TiO2 è usato come agente di pigmento per fare il dentifricio più bianco.
- Vernice: TiO2 migliora la durabilità dei rivestimenti e dà colore bianco.
- Ai sacchetti di plastica ne migliora la durata e dona colore bianco.
- Pillole (farmaci) e integratori vitaminici possono ottenere il loro rivestimento bianco da biossido di titanio.
Il sistema AQUATOR ha la placca scura che viene immersa nella soluzione di rutenio, iridio e ossido di titanio, ma ci sono altri sistemi nei quali la sostanza di copertura della placca non viene depositata per immersione, ma per nano-particelle.
LE NANOPARTICELLE
Nota dolente, te lo dico subito. Il pericolo dei platinoidi è amplificato se queste sostanze sono emesse e quindi assorbite come nano-partcelle (le nano-particelle sembrano essere SEMPRE PERICOLOSE, di qualsiasi tipo esse siano). Le marmitte catalitiche producono nano-particelle per un semplice motivo: esse funzionano in modo che, ad un certo punto, il sistema produce una fiammata delle polveri che sono presenti nella marmitta e queste diventano nano-particelle a causa dell’immediato aumento di temperatura. Ma sapete cosa sono queste polveri che vengono bruciate? Sono i famosi inquinati detti PM10, cioè polveri di una certa grandezza che sono state definite inquinati. La marmitta catalitica “inecenerisce” queste polveri e le fa decadere allo stato di nano-particelle. Quindi “grazie” alle marmitte catalitiche e a questa balla dei motori Euro-1, Euro-2, Euro-3 e balle varie, ci respiriamo prodotti altamente inquinanti. Il Prof. Stefano Montanari è il più accreditato ricercatore sulle problematiche da nano-particelle.
Ciò che non vi aspettereste mai è sapere che i termovalorizzatori (una parola idiota creata per nascondere un problema perché dalla monnezza non si può mai trarre nulla di valore), funzionano alla stessa stregua delle marmitte catalitiche: grazie ad improvvise sovratemperature, le polveri PM10 e simili vengono ridotte allo stato di nano-particelle. Per questo i termovalorizzatori sono pericolosi. Questi sistemi sono altamente inquinanti e non esiste alcun filtro al mondo che possa fermare le nanoparticelle perché sono troppo piccole.
Qui c’è una strana intervista ad Umberto Veronesi che afferma che non esiste alcun pericolo termovalorizzatori e poi la replica di Stefano Montanari:
e qui un suo commento riferito alle nano-particelle assassine prodotte dai termovalorizzatori:
Ma ora devo rivelarti qualche cosa di impressionante: le leggi europee prevedono che se una sostanza non è espressamente vietata, può essere usata come additivo nei prodotti alimentari. Purtroppo, su questa schifosa scorta logica anche le nanoparticelle sono immesse nei prodotti alimentari, vedete questi scampi che vengono alimentati a nano-particelle:

scampi su uno scaffale del supermarket

sull’etichetta si vede che sono gestiti a nano-particelle
In definitiva i materiali con cui sono fatti gli elettro-attivatori, nanoparticelle o meno, sono sostanze di cui ancora oggi non si sa quasi nulla, ma che sembrano sempre cancerogeni o comunque pericolosi per la salute.
Beh, se vuoi ottenere acqua alcalina e carica di ioni negativi, semplicemente usa una Caraffa Biocera ionizzante
Arcangelo Miranda