Diciamolo subito: non c’è pericolo o tossicità nell’avere nei propri spazi oggetti in Shungite. Ricordiamo che milioni di persone, in Carelia, da milioni di anni vivono su un territorio fatto di Shungite, contenente fullerene, e non è mai stata eseguita evacuazione alcuna dal Governo.
Così come è vero che sapere è vivere bene, è altrettanto vero che la mamma degli stupidi è sempre incinta. Purtroppo c’è anche una quantità fortunatamente limitata di individui che per le proprie paranoie possono spaventare le persone e creare grossi problemi lavorativi alle Aziende. Tutto ciò perché spesso non hanno la benché minima struttura di spina dorsale tale da farli pensare prima di parlare.
LA RADIOATTIVITA’ DELLA SHUNGITE: normale di fondo terrestre!
La Shungite presenta un tasso di radioattività che rientra in quelli del fondo terrestre.
L’emissione naturale del pianeta Terra va da 0,001 a 0.0030 mR/h (si legge: mR/h milliroentgen per ora) e come si vede il valore è 0,007:

Contatore Geiger alla lettura della Shungite: nessuna lettura fuori norma di emissioni Beta o Gamma
Un errore che si fa è anche quello di credere che la “vicinanza” a Cernobyl sia stato elemento di inquinamento a seguito dell’esplosione del reattore. In realtà la nostra Venezia è 300 chilometri più vicina a Cernobyl rispetto alla miniera di Shungite.
Tuttavia, come per molti materiali presenti anche in Italia, la Shungite non è un materiale da costruzione Classe-1 per cui non puoi costruirti una casa interamente fatta di Shungite. Ad ogni modo può avere numerose applicazioni pratiche, in diversi campi (scopri qui quali).
LA TOSSICITA’ DEL FULLERENE NELLA SHUNGITE: nessuna!
Su questo aspetto si sono sguinzagliati gli inesperti del fullerene di carbonio, ma la domanda rimane la stessa: “Ma se la shungite fosse tossica, le autorità non avrebbero da sempre fatto evaquare la popolazione che vive nella capitale della Carelia, Petrozavodsk, mentre adesso ci vivono 1.200.000 di abitanti?” Il terreno della capitale, lì dove ci sono giardini, è di colore nero, perché la città è costruita sulla Shungite (scopri i diversi tipi di Shungite).
Tanto per capirci ecco il colore del terreno dove vivono i Careliani (foto scattata su un’isola del lago della capitale):

Il colore del terreno determinato dalla presenza di Shungite
Allotropico
Da allotropia, è la capacità di un elemento di esistere sotto diverse forme.
Il carbonio è un elemento allotropico in quanto è in grado di esistere in forme diverse, cioè i suoi atomi possono combinarsi per dar luogo a molecole con caratteristiche diametralmente opposte tra di loro.
Nella seguente immagine si possono osservare 8 allotropi del cabonio:

fonte immagine wikipedia.org
a) diamante
b) grafite
c) lonsdaleite
d) fullerene di carbonio-60 (shungite) o buckminsterfullerene BUCKYBALL
e) fullerene C-540
f) fullerene C-70
g) carbone
h) nanotubulo strato singolo o BUCKYTUBE
Il carbonio di Shungite si differenzia dagli altri in quanto non è un cristallo, ma un amorfo (senza forma strutturata) a base di fullereni. Quindi la Shungite è formata da diverse forme di carbonio comprese le sfere di carbonio (fullereni C-60); la pietra di Tipo-2 contiene circa il 35% di carbonio, mentre gli altri materiali sono essenzialmente silicati e magnesio.
Prima che si scoprisse che i fullereni esistevano in natura, essi furono sintetizzati in laboratorio.
Fino a qualche anno fa si credeva che il carbonio esisteva solo sotto forma di diamante, grafite e carbone amorfo, quello nero, la cui fuligine è quella che sporca nella Shungite nera.
DIAMANTE
Ciascun atomo di carbonio nella struttura del diamante si trova al centro di un tetraedro i cui vertici sono i quattro atomi vicini. Questa struttura definisce le proprietà del diamante come la sostanza più dura conosciuta sulla Terra.
GRAFITE
Nella grafite, invece, gli atomi di carbonio nella struttura cristallina formano degli anelli esagonali, formanti, a loro volta, una griglia forte e stabile, simile ad un nido d’api. Le griglie sono posizionate l’una sull’altra in strati, debolmente correlati tra di loro. Questo tipo di struttura definisce le caratteristiche specifiche della grafite: la bassa durezza e la proprietà di sfaldarsi facilmente in piccole scaglie.
FULLERENE PROPRIETà
Il fullerene, al contrario, è una nuova forma di carbonio. L’unicità del fullerene consiste nel fatto che la molecola C60 contiene frammenti con simmetria quintupla (pentagoni), che sono vietati dalla natura per i composti inorganici. La molecola di fullerene è una molecola organica.
La struttura che si forma è un icosaedro troncato che ha 10 assi di simmetria di terzo ordine e 6 assi di simmetria di quinto ordine. Ogni vertice di questa figura ha tre vicini prossimi. Ogni esagono confina con tre esagoni e tre pentagoni e ciascun pentagono confina solo con esagoni. Ogni atomo di carbonio nella molecola C60 si trova ai vertici di due esagoni e un pentagono ed è sostanzialmente indistinguibile dagli altri atomi di carbonio. Gli atomi di carbonio formanti una sfera sono collegati tra di loro da un forte legame covalente. Lo spessore del guscio sferico è di 0,1 nm, il raggio della molecola C60 è di 0,357 nm. La lunghezza del legame C-C nel pentagono è di 0,143 nm e nell’esagono è pari a 0,139 nm.
Anche le molecole dei fullereni superiori C70 C74, C76, C84, C164, C192, C216, hanno la forma di una superficie chiusa. I fullereni con n <60 si sono rivelati instabili; il più piccolo fullerene possibile è il dodecaedro regolare C20.
Proprietà del Carbonio-60
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Average C-C distance |
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1.44 Å |
FCC Lattice constant |
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14.17 Å |
C60 mean ball diameter |
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6.83 Å |
C60 ball outer diameter |
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10.18 Å |
C60 ball inner diameter |
|
3.48 Å |
Tetrahedral site radius |
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1.12 Å |
Octahedral site radius |
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2.07 Å |
Mass density |
|
1.72 g/cm3 |
Molecular density |
|
1.44 x 1021/cm3 |
Compressibility (-d in V/dP) |
|
6.9 x 10-12/cm3/dye |
Bulk modulus |
|
14 Gpa |
Structural phase transitions |
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255K, 90K |
Binding energy per atom |
|
7.4 eV |
Electron affinity (pristine C60) |
|
2.65 eV |
Ionization potential (1st) |
|
7.58 eV |
Ionization potential (2nd) |
|
11.5eV |
Vol. Coeff. Of thermal expansion |
|
6.2 x 10-5 cm3/K |
Band gap (HOMO-LUMO) |
|
1.7 eV |
Spin- orbit splitting C (2p) |
|
0.0022 eV |
Velocity of sound vt |
|
2.1 x 105 cm/sec |
Velocity of sound vl |
|
3.6 x 105 cm/sec |
Debye temperature |
|
185 K |
Thermal conductivity (300 K) |
|
0.4W/mK |
Phonon mean free path |
|
50 Å |
Static dielectric constant |
|
4.0 – 4.5 |
Standard heat of formatio |
|
9.08 k cal mol-1 |
Index of refraction |
|
2.2 (600nm) |
Boiling point |
|
Sublimes at 800K |
Resistively |
|
1014 ohms m-1 |
Vapor density |
|
N/A |
Vapor pressure |
|
5 x 10-6 torr at room temperature |
Crystal form Hexagonal cubic |
|
8 x 10-4 torr at 800K |
Fullerene Extract mixture (C60/C70) solubility:
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Solvents that dissolve fullerenes are listed below in order of high solubility.
( ) = approx. saturated concentration.
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1. 1,2,4-trichlorobenzene |
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(20mg/ml) |
2. carbon disulfade |
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(12mg/ml) |
3. toluene |
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(3.2mg/ml) |
4. benzene |
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(1.8mg/ml) |
5. chloroform |
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(0.5mg/ml) |
6. carbon tetrachloride |
|
(0.4mg/ml) |
7. cyclohexane |
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(0.054mg/ml) |
8. n-hexane |
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(0.046mg/ml) |
9. THF |
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(0.037mg/ml) |
10.acetonitrile |
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(0.02mg/ml) |
11.methanol |
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(0.9µg/ml) |
fonte: sesres.com/PhysicalProperties.asp
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Il CARBONIO-60 – BUCKMINSTERFULLERENE C-60
Il BUCKMINSTERFULLERENE C-60 è il più piccolo fullerene nel quale due pentagoni non condividono un lato; fu scoperto il 4 settembre 1985. Questa forma è una dei 13 solidi archimedei.
Si tratta di un icosaedro troncato realizzato in 20 esagoni e 12 pentagoni con un atomo di carbonio ai vertici di ciascun poligono e un legame lungo ogni bordo del poligono.

La dimensione della molecola C-60 è di circa 0,71 nanometri.
Il NANOTUBO O BUCKYTUBE
I nanotubi – BUCKYTUBE – sono fullereni cilindrici creati anche in laboratorio, ed esistono in natura e nella Shungite.

Questi tubi di carbonio sono solitamente larghi pochi nanometri, ma possono variare da meno di un micrometro a diversi millimetri di lunghezza. Spesso hanno estremità chiuse, ma possono anche essere aperti.

fonte immagine: en.wikipedia.org/wiki/Carbon_nanotube

fonte immagine: en.wikipedia.org/wiki/Carbon_nanotube

fonte immagine: en.wikipedia.org/wiki/Carbon_nanotube
Questa struttura ha delle straordinarie proprietà macroscopiche, tra cui alta resistenza alla trazione, alta conducibilità elettrica, alta duttilità, elevata conducibilità termica e relativa inerzia chimica (come cilindrica a “planare”, non ha atomi “a vista” facilmente spostabili). Sono i maggiori pretendenti nel campo delle tecnologie spaziali, addirittura per la produzione di carbonio ad alta resistenza richiesti per la realizzazione di un ascensore spaziale.
TOSSICITA’ DEL FULLERENE
Non esiste alcuna tossicità in relazione al fullerene della Shungite.
Qualcuno che ha letto che il fullerene aperto del nanotubulo è tossico, ma questo aspetto NON riguarda le inalazioni da polveri con nanotuboli, bensì il fatto di nutrirsi con essi (ingestione). Non stiamo parlando di un problema simil-amianto, non è un confronto da farsi.
SHUNGITE PROVE SCIENTIFICHE
Moussa et al. (1996-7) studiarono la tossicità in vivo nei topi di C60 dopo somministrazione intraperitoneale di dosi elevate. Nessuna evidenza di tossicità è stato rilevata ed i topi hanno tollerato una dose di 5 g per kg di peso corporeo. Mori et al. (2006) non riuscirono a trovare la tossicità nei roditori per miscele di C 60 e C 70 dopo somministrazione orale di una dose di 2 g per kg di peso corporeo, e non hanno rilevato prove di un potenziale genotossico o mutageno in vitro.
Al contempo altri studi non hanno potuto stabilire la tossicità del fullerene. Di contro, il lavoro di Gharbi et al (2005) hanno suggerito che una sospensione acquosa di C60 non solo non produceva tossicità acuta o subacuta nei roditori, ma addirittura avrebbe potuto anche proteggere il fegato in modo dose-dipendente contro i danni da radicali liberi.
In seguito, nel 2012, è stato rilevato che la somministrazione orale prolunga la durata della vita dei topi di quasi il 100%, e non mostrava effetti tossici. In una video intervista più recente girata nel mese di ottobre 2012 e messa on-line, il professor Moussa afferma che il puro C 60 non è tossico.
Una rassegna completa e recente sulla tossicità fullerene è data da Kolosnjaj et al. (2007).
I NANOTUBI
Un riferimento particolare va indirizzato ai nanotubi; uno studio del 2008 sui nanotubi di carbonio introdotti nella cavità addominale dei topi ha portato gli autori a suggerire una patogenicità simil-amianto. Ad ogni modo va notato che questo non era uno studio di inalazione, così come avviene per contrarre la tossicità dell’amianto.
Quindi anche per i nanotubuli è prematuro concludere che potrebbero essere considerati come aventi un profilo tossicologico simile all’amianto.
Al contrario e tranquillizzante è osservare alcuni test per i quali le varie classi di molecole che rientrano nella copertura generale del fullerene posseggono una vasta gamma di proprietà che potrebbero essere usate a fini terapeutici e che possono essere meno offensive di altri normali materiali con cui abbiamo a che fare da milioni di anni.
Ad esempio Sayes et al. hanno scoperto che l’inalazione in vivo di C 60 (OH) 24 e nano-C 60 nei ratti non ha dato effetto alcuno, mentre particelle di quarzo hanno prodotto una risposta infiammatoria nelle stesse condizioni.
CONCLUSIONI
Dunque, quando si considerano i dati tossicologici è necessario prestare attenzione a distinguere se la tossicità è dovuta al fullerene puro oppure chimicamente legato con altre sostanze specie in modo covalente. Infatti in alcuni complessi di fullerene (ad esempio con tensioattivi, come ad esempio C 60-solubilizzati acqua – PVP ; complessi host-guest, come ad esempio con ciclodestrine), il fullerene è supermolecolare legato ad un’altra molecola. Se si parla di C 60 nanoparticelle che sono estesi aggregati in fase solida di C 60 cristalliti, oppure se si parla di nanotubi, che sono generalmente molecole molto più grandi (in termini di peso molecolare e dimensione) ma sono differenti nella forma ai fullereni sferoidali C 60 e C 70, nonché aventi differenti proprietà chimiche e fisiche.
Le molecole differenti dette sopra coprono la gamma dei materiali insolubili in mezzi idrofili o lipofili, a molecole idrofile, lipofile o addirittura anfifiliche e con diverse altre proprietà fisiche e chimiche.
Pertanto qualsiasi generalizzazione estrapolando risultati da C 60 a nanotubi o viceversa non è possibile.
Per finire guarda la bellezza della Carelia qui.
Buona shungite a tutti!!!