Perché ci si ammala? Le cure energetiche, come l’utilizzo della Shungite, possono essere d’aiuto?
Con questo articolo scoprirete perché ci si ammala, perché si guarisce e perché, a volte, non si riesca a guarire. Inoltre verranno spazzati via molti dati falsi sulla natura della realtà, sulle vibrazioni, sulla pranoterapia, il reiky e cose del genere. Mi dispiace solo che sia un po’ lungo, ma d’altronde è bene essere chiari e spiegarsi bene, quindi mi auguro che tutti possano arrivare alla fine di queste appassionante lettura.
Chiunque abbia già letto questo articolo ne è rimasto illuminato e si è liberato da una enorme quantità di carica dovuta a dati falsi.
LE ENERGIE VITALI
La storia ci ha lasciato molte tracce della ricerca che l’uomo da sempre ha fatto sulla possibilità di imbrigliare e usare le energie vitali, ma le due cose che, probabilmente, più di tutte si sono avvicinate alla meta sono l’Alchimia e i Cilindri Egiziani dei faraoni.
L’Alchimia, per i non addetti ai lavori, è sempre stata vista come una leggenda, ma oggi questa scienza è divenuta una sconvolgente realtà: poco più di una decina di anni fa alcuni scienziati giapponesi hanno scoperto uno stato della materia molto particolare a cui rispondono i metalli, dando luogo a fenomeni unici e leggendari: parliamo della condizione M-State o Meta-State di cui, per la prima volta in Italia, ho trattato questo argomento nel mio libro LIFE: i segreti della Ghiandola Pineale
Gli M-State sono ottenibili con specifiche operazioni chimico-fisiche che tendono a rompere la struttura del reticolo metallico. Un metallo è tale (sensazione tattile, malleabilità, resilienza, conduttività termica ed elettrica, opacità alla luce, riflettività) in quanto gli atomi che lo compongono (condividendo gli elettroni in banda di conduzione su tutto il solido metallico) tendono ad aggregarsi per dar luogo alla sua condizione naturale, policristallina in cui il reticolo ordinato si estende entro regioni finite di spazio (estese da frazioni di micron a centinaia di micron). Con i procedimenti alchemici non si fa altro che scomporre questo reticolo, ottenendo aggregati di atomi in una formazione a grappolo (clusters o quantum-dots) a ciascuno dei quali è associato un surplus di energia di interfaccia dovuta ad una maggiore quantità di legami liberi nel volume del cluster rispetto ad un normale aggregato massivo (bulk).
Ma, in opportune condizioni di dimensioni dei clusters e di valenza (la quale esprime la quantità di carica elettronica condivisibile da ogni atomo nell’aggregato) degli atomi in esso presenti, può accadere un’interessante transizione di fase: il “sistema cluster” abbassa ulteriormente il proprio livello energetico fondamentale mettendo in condivisione le oscillazioni (vorticazioni) elettroniche di tutti i suoi atomi e rendendole coerenti. Questa condivisione è possibile anche tra i clustera stessi e provoca un’ulteriore stabilizzazione energetica (super-coerenza) degli aggregati in quanto viene liberata energia in eccesso (di base come calore). In tale condizione coerente le cariche sulla superficie degli aggregati (gli elettroni) oscillano in fase e, di fatto, danno luogo ad orbite (vortici freddi) che costituiscono delle super-correnti locali in cui gli elettroni si accoppiano a paia per dare origine a portatori di carica noti come coppie di Cooper (Lo stato quantico è identico meno dello spin, essendo gli elettroni dei fermioni che, in coppia, danno origine ad un portatore di carica a spin nullo, cioè bosonico) che possono condividere così lo stesso stato quantico (non essendo più soggetti al principio di Esclusione di Pauli, che interessa appunto solo i fermioni; questo sempre per i più esperti :-).
Tale condizione permane, fintanto che non viene perturbato il sistema con input di energia troppo grandi tali per cui la coerenza viene distrutta, tornando così ad avere dei normali clusters sempre nanometrici, ma elettronicamente non coerenti.
L’energia in eccesso di cui il sistema si sbarazza per passare da incoerente a coerente (o superconduttivo), in particolari condizioni (sottili) non ancora ben determinate e controllate, può essere ceduta non come calore (quindi come energia entropica distribuita su una moltitudine di micro-stati), quanto piuttosto come energia ad alto ordine (sintropica), cioè coerente. Questi contributi di energia coerente possono sommarsi tra loro, essendo in fase, e portare la densità di energia (locale) a valori così elevati (anche diversi Mega Joule/µm3) che si può innescare un fenomeno “incredibile” non ancora descritto nell’ambito fisico validato dal Modello Standard e di cui, d’ora in poi, parleremo in modo qualitativo-filosofico-alchemico: si apre un buco nel Campo Scalare (di Higgs che poi è il Campo di Fluttuazione del Vuoto/Vacuum, che contiene, come ci ha ben mostrato Nassim Haramein (http://hiup.org/publications/ articoli di N.Haramein) una densità di energia-massa pari a 1093gr/cm3) tale da consentire un flusso di energia elettrodebole a livello macroscopico che, pertanto, interagisce con quella elettromagnetica.
Qualcuno direbbe che si crea una rottura nella barriera dimensionale tra questa dimensione (Quarta dimensione) e la Quinta, (dovrei stare veramente attento a dire cose così) consentendo un automatico flusso di energia vitale (conosciuta come Prana, Chi, Ki, Elan Vital e altri mille nomi) a favore del nostro piano di realtà.
In ogni caso, l’Alchimista che si nutre con quei clusters metallici (l’Alchimia è anche detta Arte dei Metalli) riceve energia vitale in quantità tale da poter vivere fino a 1.000 anni e guarire da qualsiasi malattia. Egli è anche in grado di modificare la struttura di altri metalli, riuscendo a trasformare il piombo o il ferro in oro semplicemente fondendo il metallo e buttandoci dentro un grano della Pietra Filosofale avvolto in una protezione di cera per far sì che, a causa dell’elevato calore della fusione, la Pietra non svapori prima di arrivare a contatto con il metallo fuso; nel momento in cui la Pietra riesce a toccare il metallo fuso, esso all’istante cambia la sua natura da ferro in oro provocando una vera e propria trasmutazione atomica. In questa “forza” è il segreto dell’alchimia e dell’Elisir di Lunga Vita. Per ulteriori informazioni sull’alchimia vedere il testo LEZIONI DI ALCHIMIA (di Gerardina Cesarano) edito dalla IO SONO Edizioni e La Struttura Nascosta del Mondo (di Luca Chiesi) in cui viene descritto il metodo (foto incluse) di Gerardina Cesarano e Roberto Monti per compiere la trasmutazione del Mercurio in Oro attraverso un lungo processo di isomerizzazione con acido acetico glaciale, diluizione e filtrazione.
CAMPO SCALARE E PHASING (sistema di coerenza di fase)
Il Campo Scalare è un concetto che è stato reso pubblico solo da pochi anni: prima era “proprietà” militare ed era vietato anche il solo pensare a questo termine.
“Fisicamente” parlando, il Campo Scalare è la barriera tra universi di Planck, quindi tra le diverse dimensioni; per quanto riguarda la nostra dimensione, l’interazione tra campi elettromagnetici rotanti e la gravità perfora il Campo Scalare mettendo in contatto le dimensioni e provocando un flusso di energia. È possibile che molti progetti di Free-Energy si basino su tale “perforazione” che mette in contatto le energie di potenziali dimensionali diversi; probabilmente è con questa tecnica che fu fatto sparire l’incrociatore USS Eldridge nel Philadelfia Experiment, cioè grazie ad un generatore di campi elettromagnetici rotanti montato a bordo che, per interazione con la gravità, diede luogo alla sparizione della nave in una nebbia grigio-verdastra: quella stessa nebbia che, l’unico testimone scampato alla “cattura” del Triangolo delle Bermuda, dice di aver visto riferendosi ad un vortice di energia che ruotava levogiro e che lo aveva circondato lì nei cieli della Florida. Infatti per l’apertura del Campo Scalare è necessario dar luogo ad un vortice energetico, lo stesso che da millenni viene usato per raffigurare il Campo Mer-ka-ba, proprio dell’Ascensione, dell’individuo elevato nella divina Quinta Dimensione.
Eh sì, qui c’è qualcosa che accade e che mette in “contatto” questa nostra realtà con un’altra, dobbiamo capire cos’è!!!
Al fine di sottolineare questa condizione “vitale” possiamo anche citare siamo una testimonianza storica, quella sui Cilindri Egiziani: per più di due millenni (e fino a qualche anno dopo Cristo), faraoni, re e divinità egiziane sono stati spesso raffigurati con in mano dei misteriosi Cilindri, come possiamo vedere in centinaia di statue oppure al Metropolitan Museum di New York, dove sono esposti dal vivo gli originali Cilindri appartenuti al Faraone Pepi II.
Per tanti anni gli addetti ai lavori si sono domandati cosa fossero quei Cilindri (papiri, manici di barelle, altro), ma solo intorno al 1920 emerse la risposta quando un diplomatico polacco – il conte Stefan Colonna Walewski – in missione nel Caucaso, venne iniziato ad una serie di pratiche yoga da una misteriosa setta zoroastriana. Una di esse, come è possibile leggere nel suo IL MANOSCRITTO DELLO YOGA CAUCASICO (Venexia Edizioni) in cui si prevedeva che l’adepto stringesse tra le mani il Cilindro del Sole (cioè quello che oggi hanno riprodotto in rame) e quello della Luna (cioè quello che oggi è in zinco) dei faraoni al fine di ricostruire il suo sistema energetico e nervoso.
Da quella rivelazione, iniziarono degli studi per capirne il funzionamento e nel decennio 1990-2000 in Russia (guarda caso) sono stati capaci di riprodurre i Cilindri dei Faraoni.
Come per i processi alchemici, anche la tecnologia di questi Cilindri è in grado di dar luogo ad uno Stargate nel Campo Scalare ed è per questo motivo che la quasi totalità delle persone che li tocca può sentirsi attraversata da un’energia che emergerebbe sicuramente se potesse essere fotografata (in realtà al mondo non esiste ancora alcuna apparecchiatura in grado di farlo, anche se tecnicamente ho messo a punto un progetto a tal scopo).
Tutto ciò che esiste “vale” in relazione a ciò che lo circonda, quindi non possiamo mai intavolare un discorso di grandezze fisiche assolute, ma anche di altre ad esse relative; assodato questo possiamo ora entrare nel cuore del discorso: come fa un sistema a possedere una specifica memoria? Cosa accade? Come accade?
Per comprendere cosa accade nella trasmissione e nella memorizzazione di segnali, utilizzerò, per la prima volta, il termine inglese PHASING (e il suo opposto a-Phasing) per esprimere la qualità stessa della vita. Parafrasando Lavoisier, anticiperei il Phasing con la citazione in natura nulla si carica e nulla si scarica, ma tutto si trasforma (tranquillo, non ho sbagliato la citazione perché sappiamo che la legge originale potrebbe anche essere falsa).
Dai Veda alle Upanishad fino a David Bohm e alla Teoria Quantistica dei Campi, si afferma che tutto ciò che esiste è l’espressione vibratoria di un ordine che sta sotto la realtà visibile e che la organizza. Qualsiasi cosa appare nel nostro mondo deve rispondere ai parametri fondamentali di materia, energia, spazio, tempo, lunghezza d’onda e posizione e non c’è una cosa che possa sfuggire a questi parametri anche se alcuni di questi, in alcuni casi, possono assumere valori più o meno maggiori. Ad esempio quando parliamo di energia in quanto onda intendiamo che il parametro della massa tende a zero e quello dell’energia assume un valore maggiore, ma ancor meglio è dire che l’aspetto corpuscolare passa in secondo piano, risulta trascurabile; al contrario, quando parliamo di una corazzata il valore della massa aumenta nel senso che la localizzazione dell’onda si fa molto spinta e quindi l’aspetto corpuscolare diventa preponderante.
Tuttavia la rappresentazione di un “oggetto” esistente della realtà non si riduce alla semplice quantizzazione di questi parametri, ma anche ad una correlazione tra gli stessi, motivo per il quale il numero totale di variabili con cui un sistema può essere descritto aumenta oltre i sei fondamentali. Ed è proprio una di queste variabili che chiamerei Phasing, un termine con cui indicare l’aspetto qualitativo di un sistema e che esprime la relazione di fase, ossia la ritmicità, dello stesso rispetto all’intorno. Prendiamo l’esempio di due stanze uguali in cui si siano avute due tipologie di eventi pensabili qualitativamente come opposti quali, ad esempio, assassinii e cerimonie benedette: le due stanze si saranno impregnate di memorie opposte determinanti una differenza rilevabile solo da sistemi coerenti tipo una persona che sta bene riesce a rilevare il peculiare Phasing di una stanza in cui sino state eseguite assassinii e il benessere di un luogo di benedizioni, ma una persona che è molto sfasata non riuscirà a percepire né l’una né l’altra vibrazione in quanto il suo stato de-coerente non glielo permette: è per questo che i depressi non possono apprezzare nulla e non possono neanche rifiutare la sporcizia di un ambiente trascurato: non se ne possono accorgere; quindi l’armonia è un lusso che solo le persone coerenti con la vita possono permettersi.
Il che, quando si entra in un ambiente con dette caratteristiche, rende plausibile a chi è maggiormente coerente (è in Phasing) la capacità di provare una sensazione traducibile in espressioni quali “che bella vibrazione c’è qui dentro!” o, viceversa, “mi sento angosciato qui dentro”. In altri termini qualcosa che è accaduto in un ambiente è rimasto memorizzato e tale memoria, traducibile in uno scostamento dei parametri originari del sistema, lo chiamo Phasing, cioè il cambiamento di memoria dell’ambiente. Conseguentemente il termine a-Phasing significa che il sistema è vibrazionalmente incoerente rispetto alla condizione originaria anteriore alla modificazione a causa di uno specifico accadimento.
Quindi un fenomeno vibratorio quale la realtà non può essere rappresentato solo da una frequenza con una sua lunghezza d’onda e ampiezza, ma ci deve essere anche qualcosa che, in qualche modo, ne identifichi la qualità vibratoria e cioè il Phasing.
Ora, ciò che è da tenere presente è che, quando si parla di fase, si sta facendo riferimento a qualcos’altro rispetto ai parametri energetici sopra indicati (materia, energia, spazio, tempo, lunghezza d’onda e posizione) nel senso che si tratta della qualità della relazione dell’espressione vibratoria. Non si possono confrontare frequenza e fase tra loro in quanto sono grandezze fisiche non omogenee così come non “dividi mele per pere”.
Tanto per divagare, non si può commettere alcun peccato verso un dio che sarebbe al di sopra della realtà in quanto non ci sarebbe nulla che ci relazionerebbe a lui, motivo per il quale nessuna attività di questo mondo potrebbe essere “giudicata” da un altro mondo, seppur “spirituale” in quanto nessuna nostra azione risulterebbe apprezzabile per un giudizio. Quindi ciò che dovremmo comprendere è che non esistendo alcun piano spirituale separato dalla realtà, ma solo variabili della realtà stessa, se dio esistesse sarebbe un qualcosa/qualcuno che non potrebbe mai relazionarsi con noi, né noi con lui senza esserne allo stesso tempo co-appartenente: ne consegue che questo dio deve essere cosa unica con il creato e non da esso separato, anzi tutto è Dio e non esiste alcun essere supremo dotato di coscienza individuale e indipendente come il vecchietto con la barba bianca seduto su una nuvola.
Insomma entrano in ballo verità che, ancora oggi sono definite bizzarre teorie per le quali, come disse Schopenhauer, prima ti ignoreranno, poi ti derideranno, poi ti si opporranno e, alla fine, ti diranno che sono sempre stati con te: attendo, quindi, con calma che la fisica dimostri e faccia propri questi concetti.
Riprendendo il discorso, lungo il cammino finora svolto nella Storia dello Spirito (per dirla con Hegel) non si è ancora arrivati alla messa in fase (coerentizzazione) delle molteplici coscienze, solo rappresentatamente individuali, verso l’unico Sé (Corpo di Gloria); ciò significa che l’esistenza si sta evolvendo di espressione in espressione per arrivare ad una ricomposizione tra tutte le componenti in una oscillazione coerente e dinamica. Dobbiamo pertanto effettuare una differenziazione tra la realtà quale esatta espressione dell’idea creativa del Sé e la realtà che, sviluppandosi, è in viaggio verso l’essere esatta espressione del Sé che, solo all’arrivo, avrà un Phasing in quanto totale espressione coerente. Ciò significa che se un sistema non è espressione di totale coerenza, la sua espressione di realtà è alterata (dovremmo definirla irrealtà) nonostante il sistema sia visibile e vivente. D’altronde questa condizione è necessaria in quanto, essendoci una riduzione di coerenza, introduciamo la percezione del tempo e della mancanza per avere entropia nel sistema che è l’unico modo con cui si può rendere possibile l’evoluzione dell’idea e quindi le varie fasi, comunque divine, della sua espressione.
A conferma di ciò, pur non essendo io credente in maniera canonica, mi piace citare alcuni simbolismi della Bibbia, quantomeno per smascherarli; nella Genesi è detto che nei primi cinque giorni della creazione, per volontà divina, ciò che era informe (senza forma, quindi l’idea) trovò la sua espressione materiale nell’equilibrio di luce e tenebre, di terra ed acqua e fu così che la vita poté iniziare i sui cicli. Fuor di metafora si sta parlando di un equilibrio naturale e perfetto di elementi fondamentali (secondo le conoscenze di quel tempo) che diede luogo alla vita (realtà): in quella fase tutto vibrava ritmicamente con qualsiasi cosa e non c’era evoluzione per assenza di potenziale e quindi di obiettivi da raggiungere. Solo dopo, per poter avere una evoluzione dell’esistenza, fu introdotto un meccanismo che, introducendo entropia, smuovesse il sistema per ottenere la realizzazione di una serie di idee che premevano nell’esistere, ma che nessuno poteva realizzare essendo tutti in una situazione di massima coerenza (tutti avevano), dove tutto vibrava ritmicamente con tutto e tutto era tanto perfetto quanto poco evolutivo. La situazione si risolse con un sistema, poi erroneamente e volutamente identificato con una entità chiamata diavolo (dia-ballein), grazie al quale veniva creato il male, cioè la divisione del tutto in parti ed è questa condizione umana o, che dir si voglia, della visione duale che tutt’oggi impedisce di avere una risonanza col Tutto e quindi un Phasing unitario. D’altronde perdere la condizione di massima coerenza (che metaforicamente viene descritta come la cacciata degli uomini dal paradiso) era l’unico modo possibile per poter dare inizio alla manifestazione del Sé; quindi non preoccupiamoci: non esiste alcun diavolo o dio a cui rendere conto o di cui spaventarci se non la nostra coscienza poiché noi e dio siamo uno ed una cosa sola.
Interessante è anche la citazione del libro di Isaia: parlando del recupero della condizione paradisiaca, viene detto che nel paradiso il lupo abiterà con l’agnello, il leopardo giacerà col capretto, il giovane leone e il bestiame ingrassato staranno insieme e un bambino li condurrà questo perché – e la scrittura termina con le parole – tutta la terra sarà ripiena della consapevolezza del divino e, cosa importante che sembra proprio far riferimento al mondo delle idee ancora inespresse la frase termina con come il fondo del mare è nascosto dalle acque che lo coprono. Quanto detto ha una accezione simbolica volta a sottolineare la possibilità di un’armonia generale che sottende un equilibrio assolutamente perfetto. Non si cada nell’inganno di credere che ogni evento di distruzione/trasformazione, quale il leone che mangia la pecora (che sostanzia la perfetta Natura in ogni istante), non sia comunque parte di un’armonia straordinaria o impeccabile (chiamiamola anche divina, non in senso metafisico, ma olografico in quanto unità di tutto ciò che è). L’entropia ed il disordine servono: essi costituiscono l’unico modo tramite cui è possibile formattare e “ripulire” i sistemi dalle informazioni “impresse”. Il ciclo dell’acqua ne è l’esempio più significativo: l’acqua liquida, carica anche di molte informazioni “tossiche” e “anti-vitali”, può sempre tornare ad essere “pura” grazie al diventare vapore (disordine apportato per mezzo del calore), cioè tornare incoerente, prima di ri-condensare.
Il fatto è che tutto ciò che esiste ha una vibrazione, coerente o incoerente (quindi Phasing o a-Phasing), che può essere cambiata dall’ambiente e dagli eventi, ma al pari di un’influenza che non contagia tutti, ci sono alcune cose di cui, per la loro configurazione molecolare, è molto difficile alterare le caratteristiche originarie e la Shungite è uno di questi casi.
NESSUNA EMISSIONE…
Quindi usando il concetto di Phasing non esisterebbe alcun minerale che emetta una qualche energia, ma semplicemente un aggregato di realtà capace di ridare una fase opportuna ai sistemi con cui interagisce e che siano in grado di risuonare con esso. In quest’ottica ci sono sostanze di cui l’ambiente può alterare più o meno facilmente le caratteristiche originarie; ad esempio la tormalina nera viene utilizzata per specifiche applicazioni terapeutiche, tuttavia coloro che la usano affermano che essa si blocca nella sua emissione e la si deve far scaricare. In realtà non si blocca alcuna emissione perché non c’è alcuna emissione, bensì un qualcosa che modifica la sua coerenza, il Phasing, per cui quella pietra non è più in grado di svolgere l’attività terapeutica.
Alla stessa maniera, a seconda della propria struttura o della memoria terapeutica che è stata caricata nell’ambiente, si possono anche caricare alcuni oggetti nel senso che si possono trasferire ad alcuni corpi i Phasing di altri elementi.
E c’è anche la questione che un oggetto può avere una sua abilità terapeutica (o meglio che è in grado di riportare coerenza al sistema con cui esso viene a contatto) più o meno ampia o forte il che significa che sarà in grado di curare più sintomatologie così come sarebbe in grado di difendersi meglio da a-Phasing (Phasing alterati), di de-coerenza ambientale.
PERCHE’ CI SI AMMALA? COME SI GUARISCE?
La Shungite possiede una propria configurazione di fase (Phasing): non sappiamo ancora se per sua propria natura o perché qualcosa le si è impressa dentro nella notte dei tempi, ma sembra abile a ripristinare i buoni equilibri del vivente, quindi di molte persone, ma non necessariamente di tutte; diciamo che avrebbe un ampio spettro di azione.
Il caso dei Fiori di Bach potrebbe far comprendere ancora meglio questo concetto: ognuno di essi dovrebbe essere in possesso di un Phasing capace di abbracciare le frequenze di una specifica gamma di nostri organi per cui tutti insieme dovrebbero essere in grado di risolvere problemi su tutti gli organi; tuttavia, ammesso e non concesso che effettivamente i Fiori di Bach abbiamo davvero tutta questa ampiezza di spettro di applicazione, l’altro problema riguarda il livello di a-Phasing (de-coerenza) del sistema malato, motivo per il quale solo alcune gocce del preparato del Fiore non sempre possono funzionare in quanto è l’a-Phasing del sistema malato che con la sua forza blocca il Phasing del Fiore, anche se il concetto su cui si basa la terapia vibrazionale è che fin quando i sistemi viventi posseggono una loro coerenza vigente e quindi una possibilità a rispondere a minimi stimoli, la terapia quindi talvolta può essere efficacissima proprio con minime quantità perché ciò che conta è indovinare anche la qualità dello stimolo, “il tipo di Phasing”.
La stessa situazione, ritengo (ed è una mia opinione), accade per le preparazioni omeopatiche: oggi siamo troppo disarmonici e viviamo in un ambiente estremamente decoerentizzante, de-fasante, per cui i metodi di una volta, spesso, non funzionano più. Però, a questo punto, non voglio dire che ci si debba necessariamente rivolgere a sistemi più potenti come gli M-States, i Cilindri Egiziani o la Shungite; vorrei solo che il mondo si facesse più saggio e che ci fosse una maggiore apertura di cuore in quanto solo con l’amore si può risolvere davvero tutto. Per me è tanto assurdo quanto paradossale che determinate “sette” si fregino dello status di eticità e moralità, tipo gli animalisti, i vegetariani e i vegani, e credano di difendere gli animali covando un odio nei confronti di chi mangia carne. Non esiste stare dalla parte giusta o sbagliata per il semplice fatto che ogni giudizio viene da un ego rappresentatosi che si crede diviso e divisibile dal “resto dell’universo”. Separandosi, tale ego compie l’atto diabolico (dia-ballein) ed è qui che sta il male, cioè la divisione del tutto in parti e questo impedisce di avere una risonanza col Tutto e quindi un Phasing unitario.
Non esistono animali da una parte e uomini dall’altra, tutto è Uno, si deve quindi utilizzare il buon senso, la buona volontà e la percezione intelligente per far funzionare le cose; sono i divini progetti che fanno del mondo un paradiso in cui vivere perché il Mondo è il Divino Progetto che fa esperienza.
Tornando a noi e per quanto detto sin qui, è facile spiegare cosa siano i miracoli al tocco: se un individuo è molto centrato, potrà far guarire persone forzando, con il proprio elevato livello di Phasing, lo stato di malattia di una persona per riportarlo ad un suo corretto valore di coerenza, ad un suo Phasing ideale; quindi non esiste alcun fenomeno Reiki di energie cosmiche che si muovono o che fluiscono attraverso un terapeuta, ma solo un Phasing molto potente che consente di dar luogo ad una vera, potente ed efficacia terapia pranico-vibrazionale.
Passiamo adesso a ciò che in qualche modo può interessare alla nostra salute, cioè vediamo cosa accade alla cellula.
L’interno della cellula presenta un potenziale più negativo di circa 80mV rispetto alla parte esterna della membrana; questo è dovuto al fatto che la cellula è un super-dominio di coerenza. L’elettrodinamica coerente ci insegna che all’interfacciarsi di un dominio di coerenza con un mezzo incoerente si sviluppano forze agenti sulle cariche dovute alla decrescita esponenziale dei campi intrappolati nel dominio stesso. I campi, decrescendo bruscamente tra l’interno e l’esterno del dominio (quindi anche della cellula), creano forti gradienti che danno origine a due componenti di forza:
- una elettrostatica che spinge ogni carica, a prescindere dal suo segno, all’esterno e tale azione è tanto più marcata quanto più il rapporto carica/massa è elevato;
- l’altra elettrodinamica che riguarda il fatto che tali cariche non sono ferme, ma in oscillazione. Questo permette di portare ad attrarsi o a respingersi sistemi di carica che oscillano a frequenze molto prossime, condizione a cui tale componente di forza (attrattiva o repulsiva) diverge (aumenta a dismisura).
Da tali premesse ne consegue innanzitutto che gli elettroni tendono ad essere sospinti il più all’esterno possibile in quanto sono le cariche più leggere presenti nei sistemi molecolari. Una cellula in perfetto funzionamento manifesta la famosa attività della pompa sodio-potassio che, quando una cellula è sana, si manifesta con una fluire verso l’interno di 2 ioni positivi potassio (K+) e con la fuoriuscita di 3 ioni positivi sodio (Na+), mentre quando la cellula si ammala, l’attività della pompa tende a rallentare e addirittura ad invertire (fase di inversione della pompa Na-K).
Rispettando questi parametri naturali, un individuo sano avrà buona salute se sulla superficie della cellula troviamo un potenziale elettrico leggermente più negativo del suo interno (il che significa che gli elettroni sono tenuti sulla superficie più esterna della membrana cellulare).
Una ipotesi (quindi un’asserzione non dimostrata) è che la Shungite, per la sua costituzione molecolare, avrebbe gli elettroni esterni dotati di un alto livello di energia che girerebbero nella struttura sferica dei fullereni così da determinare naturalmente dei campi di energia nucleare debole (energia elettrodebole) capaci di riportare la cellula in equilibrio se si è nelle sue vicinanze.
La Shungite è molto stabile nella sua organizzazione di fase ma, ovviamente (come ogni cosa esistente) se nel sistema (corpo, ambiente) vi sono altri agenti competitivi (antagonisti) che soverchiano il suo stimolo organizzante, non si possono riscontrare i medesimi benefici pari a quando l’ambiente è collaborativo.
Pare che la Shungite abbia una stabilità consistentemente maggiore di altri minerali: essa ospita all’interno della propria matrice minerale un grande quantitativo di carbonio (infatti è piuttosto leggera) strutturato in forma allotropica fullerenica ossia in cristalli sferici cavi, a forma di pallone da calcio, della dimensione minima di qualche nanometro (il più piccolo fullerene stabile consta di 60 atomi di Carbonio, C60).
Ricordiamo che la fase elettromagnetica non è una grandezza misurabile direttamente in quanto l’atto stesso di misurare la distruggerebbe, ma è comunque un parametro fondamentale per la termodinamica delle strutture super-coerenti, quali gli organismi viventi. Un sistema coerente, infatti, è tanto più stabile quanto più la propria fase è ben definita. Quindi tutto ciò che de-sintonizza l’oscillazione di fase ed inquina la pulizia oscillatoria (il ritmo) del sistema è dannoso per l’omeostasi dello stesso.
La caratteristica utile della Shungite è, probabilmente, che alle nuvole elettroniche quasi-libere – presenti sui piani sferici della struttura grafitica (chiusa) del fullerene contenuto in essa – sono associate configurazioni di fase elettromagnetica (e di potenziali) che sono particolarmente adatte all’ottimizzazione della fisiologia cellulare, in particolare quella vegetale (puoi vedere le foto della crescita di germogli di grano trattati con la Shungite su questa pagina del nostro sito
Per ciò che abbiamo detto sulla organizzazione di fase, i cristalli e la Shungite stessa non emettono energia elettromagnetica (salvo, come direbbero i fisici, il rumore termico, come ogni corpo a temperatura non nulla), solo che la Shungite è, probabilmente, una sostanza la cui organizzazione di fase non si destabilizza più di tanto rispetto ad altre sostanze “benefiche” per cui, permanendo nel suo stato, è continuamente in grado di creare degli effetti “coerentizzanti”. Quindi, in questa ottica, se il discorso è sempre quello della fase, si comprende anche perché non a tutti faccia lo stesso effetto: ognuno di noi ha una configurazione di fase propria.
Tutti gli altri cristalli devono essere etericamente (o, se vogliamo, informazionalmente) ripuliti dopo l’uso, per cui si possono far sostare per una decina di minuti in acqua a 60° oppure sciacquarli in acqua corrente in modo da neutralizzare le configurazioni di fase accumulatesi a causa dell’uso o dell’ambiente.
La Shungite, essendo costituita di fullereni, i cui elettroni sono molto delocalizzati e liberi di muoversi solo lungo i piani grafitici chiusi, non pare abbia bisogno di procedure di formattazione informazionale in quanto le oscillazioni delle nuvole elettroniche non sono confinabili fuori dai modi stazionari propri delle dimensioni dei fullereni su cui essi si articolano e perciò non sono alterate stabilmente da ciò con cui vengono in contatto elettromagnetico (può essere una buona ipotesi).

fullereni di carbonio
Se per qualcosa è necessaria la precauzione di essere “ripulita” in quanto tende a memorizzare la vibrazione specifica di chi la usa, prendi i cristalli usati in terapia energetica, ora grazie alla Shungite è possibile ripulire tutto da ogni memoria disarmonica semplicemente ponendo l’oggetto su una tavoletta di Shungite di 10×10 cm per una ventina di minuti; ciò vale anche per ripulire sostanze che potrebbero risultare distoniche all’organismo, quali il cibo, l’acqua o il vino prodotti in ambienti distonici (ciò che si dice “energeticamente negativo”). È per questo motivo che abbiamo messo a disposizione dei nostri lettori piastre e oggetti in Shungite che trovate sul sito www.idealandia.it/shungite
HABITAT E FENG-SHUI
Per concludere, un accenno alla questione habitat (Per una trattazione esauriente dell’argomento, vv. “Bioenergetic Landscapes” di Mauro Nieri dove viene trattato anche il sofisticato lavoro di Walter Kunnen, perfezionatore della tecnica di utilizzo dell’antenna Lecher – Anima Edizioni).
Da quando l’uomo abita sulla terra ha sempre perseguito lo scopo di migliorare la qualità della propria vita secondo una formula che potrebbe matematicamente essere espressa come:
armonia + protezione = vivibilità (qualità della vita)
Di fatto egli si è sempre dedicato alla salute e alla cura del proprio habitat, soffermandosi su armonia e protezione ambientale che sono due elementi imprescindibili tra loro, come lo yin e lo yang nel Tao in cui uno comprende sempre anche l’altro.
Il Feng-Shui si occupa proprio di ottimizzare questa combinazione di fattori, cioè di mettere al posto giusto le cose giuste, considerando non solo l’estetica visiva, ma anche ciò che non è immediatamente percepibile dai sensi fisici: la configurazione dell’energia (ossia la messa in forma, l’informazione, ecco perché si parla di grandezze sottili, se fosse strettamente energia avrebbero potuto misurarla da quel dì). Nel Feng-shui infatti si sottolinea che habitat ed abitante non possono essere considerati separati: “la casa è il nostro corpo più grande” (da Il Profeta di Kalil Gibram).
Per i nostri progenitori era sì necessario cautelarsi dagli attacchi dei leoni, dei lupi e dei dinosauri (così come si vede in qualche graffito) per mezzo di semplici soluzioni meccaniche, ma senza mai trascurare le energie dell’ambiente, armonizzate per mezzo della scelta di luoghi consoni, per mezzo di potenti simboli di geometria sacra o di costruzioni rispondenti ai rapporti aurei, fino ad arrivare all’uso personale di strumenti che agissero direttamente sulla persona, proprio come i potenti Cilindri Egiziani.
L’argomento di questo libro è proprio l’uso e le peculiarità di un minerale in grado, tra l’altro, di proteggere e armonizzare le caratteristiche vibrazionali di ambienti e persone.
Faccio notare che esistono vari tipi di Shungite, a partire da quella detta meteoritica – che contiene circa il 96-98% di carbonio – fino ad arrivare a quelle minerali-fossili contenenti basse quantità di carbonio, quindi con quantità di fullereni minore. Resta quindi inteso che tutte le proprietà della Shungite descritte sono più o meno amplificate in proporzione alla quantità di carbonio e di fullereni contenuti nella pietra.
Credo sia geniale l’intuizione dell’autore circa l’uso delle tre forme base di Shungite lavorata: piramide, sfera e cubo.
Il cubo è adatto alla protezione delle superfici basse, quella che vanno dal pavimento, al letto, alla tavola, ai lettini per terapia e quindi fino ad una altezza di 70-90 cm circa.
La sfera, invece, con la sua bolla di energia sferica, protegge da tutte le attività perturbanti, per cui porre una sfera di Shungite sul tavolo della propria postazione di lavoro o vicino al divano dove c’è la TV è, probabilmente, la cosa migliore che si possa fare.
La piramide, per il suo espandersi energeticamente dall’alto verso il basso, trova il suo posizionamento ideale ad un’altezza di un paio di metri, tipo su un armadio o una mensola, in modo tale che possa esercitare la sua attività vivificatrice e di protezione dall’alto verso il basso, come se facesse piovere energia; non per nulla le piramidi erano usate al loro interno e nei corridoi sotterranei ma, qualcuno afferma, che sarebbe necessario che uno dei sui lati sia rivolto verso nord.

sfera di Shungite per l’armonizzaioen di ambienti e tavoli da lavoro

piramide di Shungite posizionata in alto per effetto “pioggia”

cubo di Shungite per effetto scatolato (letto o impianti HI-FI, TV, apparecchiature)
CHE ACQUA DI SHUNGITE BERE?
Un’ultima cosa, ma molto importante: vi è la moda di bere l’acqua trattata ed energizzata con la Shungite; lo si fa da tempo e questa operazione è stata anche riportata alla ribalta da Vadim Zeland nel suo libro Transurfing vivo (Macro Edizioni)
Mi sento in dovere di risolvere un motivo di confusione e di potenziale pericolo legato a questa pratica: è noto che tutti i tipi di Shungite non cristallina (non il tipo élite o argento) contengono ossido di alluminio Al2O3 a partire dal 4% della massa fino ad arrivare a percentuali più alte, via via che il contenuto di carbonio decresce (nella Shungite meno pregiata la percentuale di carbonio è al massimo del 5%). È vero che l’ossido di alluminio è una molecola fortemente stabile, ma che io sappia non sono mai stati eseguiti test sui possibili comportamenti nel corpo umano per cui, fino a prova contraria, rimarrò dell’idea che l’acqua trattata con questa pietra contenente alluminio non si debba bere. Posso sbagliarmi, chiedo venia, ma il dubbio mi assale quando si tratta della salute delle persone. Infatti sembra che esista una correlazione tra assunzione continuativa di alluminio e lo sviluppo di gravi malattie neuro-degenerative, quali Alzheimer, Parkinson, SLA, sclerosi multipla, demenza, perdita della memoria, indebolimento e tremore.
Tuttavia la comunità scientifica non ha riconosciuto del tutto la validità di questi studi ed esistono numerose controversie in merito (non vorrei avere ragione perché diverse preparazioni medicinali contengono alluminio, così che non si mette fuorilegge il mercurio delle amalgami dentarie) per cui, ripeto, io mi asterrei dal bere quest’acqua. Credo che Zeland non si riferisse al trattamento dell’acqua con Shungite fossile, bensì con quella élite, ma se anche lui mi dicesse che quella fossile andasse bene, io continuerei a non usarla. Ripeto che questa è una mia opinione che potrebbe essere smentita da prova contraria, ma fin quando questa prova non ci sarà, io rimarrò di questa idea.
Per tale motivo l’Autore del libro Shungite pietra di protezione per eccellenza che noi abbiamo pubblicato, descriverà le preparazioni dell’acqua di Shungite senza però farne invito all’uso alimentare.
Arcangelo Miranda
Leggi il libro SHUNGITE pietra di protezione per eccellenza – euro 20
